PRIMAVERA MILANESE

La primavera rende il tutto ancora più irreale, i colori intorno sono intensi e un sole alto picchia sul parabrezza e fa sembrare tutto di plastica. Guido nel viale alberato tagliato in due dalle rotaie del tram, le gocce di sudore sulla fronte e Antonio di fianco che bestemmia contro il navigatore che si è impallato, con la vaga ma costante sensazione di essere a un crocevia, che tutto ciò che ho fatto e visto è andato per sempre e non tornerà mai più.

AUTUNNO MILANESE

La redazione del Teatro di Oklahoma è attualmente (purtroppo) saldamente radicata a Milano. Di conseguenza, partecipa attivamente degli orrori e della putrescenza che ricoprono la bella Capitale Morale. Nell’autunno appena passato, che ha accompagnato la preparazione di questo piccola rivista, sono, com’è naturale, successi tanti fatti piccoli e grandi, ed alcuni hanno catturato la nostra attenzione e sono finiti in questi quattro quadretti, che non hanno alcuna pretesa di esaustività – sarebbe bello se l’elenco delle cronache di una catastrofe si fermasse al quattro. Potrebbe essere l’inizio di una rubrica (Oklahoma – le stagioni in città?) così come uno sfogo estemporaneo di scarsa rilevanza. Ad ogni modo li lasciamo qui, sperando che possano essere di vostro interesse: