MEMORIA, RIMOZIONE, NARRAZIONE – Conversazione con Alessandro Bertante su anni ’70 e letteratura

In questi ultimi anni abbiamo notato un proliferare di romanzi che affrontano, tramite il racconto, le vicende degli anni ’70 e in particolare il tema del rapporto con la memoria di quell’epoca. Di questo – e altro – abbiamo parlato con Alessandro Bertante per capire come da scrittore vedesse questo recente interesse letterario e il complesso rapporto che pone tra storia e memoria.

IL GIORNO IN CUI LA PROCURA ARRESTÒ LA STORIA

L’8 giugno 2021 la polizia sequestra l’archivio personale dello storico Paolo Persichetti e lo pone sotto accusa di associazione terroristica. La linea dell’ortodossia sull’interpretazione storica degli anni ’70 si scaglia direttamente contro la ricerca. Qualcosa di cui avere molta paura.

PER UN PUGNO DI ARRESTI

L’operazione “Ombre Rosse” ha portato all’arresto di una decina di persone, tutte appartenenti ad una variegata serie di sigle e organizzazioni che hanno praticato la lotta armata in Italia fra gli anni ’70 e ’80. Una delle poche notizie dell’era Covid che è stata in grado di “bucare” la perenne prima pagina sugli andamenti della pandemia ha avuto il sapore di un baule dimenticato in soffitta aperto dopo molto tempo. Dentro ci abbiamo trovato – accantonate alla rinfusa- diverse foto in bianco e nero, ritagli di giornale ingialliti e una gran voglia di invocare forche e punizioni esemplari.
Prendiamo spunto da questo ritrovamento per capire come mai si faccia così grande fatica ad organizzare la memoria collettiva intorno a quegli anni.

PRESENTE E PASSATO, RICORDO E STORIA

Nel 1989 usciva L’Editore di Nanni Balestrini. Un’opera complicata, un labirinto che portava la voce di un passato aperto, rimosso, spettrale. Oggi tutto questo sembra ancora più lontano e ritorna solo in forme mostruose e deformate, e per questo potrebbe essere il momento giusto per provare a rileggere (e ripensare) L’Editore, quel passato ma forse più in generale il nostro rapporto con tutto il passato.