“Sono stata davanti al carcere da quando ci sono state le rivolte fino al venerdì di quella settimana. Eravamo in 14 e facevamo i turni. Ho visto cose che mi hanno fatto perdere il sonno per settimane. Quelli con i caschi blu sono arrivati alle 17.30, e alle 23.00 si sentivano ancora le urla da dentro il carcere, quando la rivolta era già stata sedata. Fuori c’erano la tenda bianca e la tenda verde, allestite nel piazzale di Sant’Anna. Nella tenda verde ci andava la gente che riusciva a reggersi in piedi, si sentivano preghiere in tutte le lingue e voci che urlavano “Non vogliamo morire, non abbiamo fatto niente”. Nella tenda bianca ci andavano quelli che non potevano stare in piedi e si sentiva il rumore dell’elettrocardiogramma che faceva bip bip, poi solo un lungo biiiiiiiiiiiip. Quattro cadaveri sono stati appoggiati per terra di fianco alle tende come se fossero spazzatura.”